giovedì 10 maggio 2012

Memorie di una geisha

" Le geishe non sono cortigiane, non sono mogli. Vendiamo la nostra abilità, non il nostro corpo. Creiamo un altro mondo, segreto. Un luogo solo di bellezza. La parola geisha significa artista, ed essere geisha vuol dire essere valutata come un'opera d'arte in movimento."
                                       ( dal film di Rob Marshall Memorie di una geisha,  2005)








Ieri sera ho rivisto questo splendido film che narra la storia di una bambina, Chiyo,la cui vita verrà stravolta da una serie di avvenimenti, fino a farla diventare la geisha più ambita del suo paese, nonchè a farle trovare l'amore.

Ogni volta che lo vedo penso a quanto sia stato affascinante il mondo segreto delle geishe e mi chiedo se esiste tutt'ora. Penso anche all'utilizzo improprio che oggi si fa della parola GEISHA, sempre più spesso associata a significati errati o fuorvianti.

Resto colpita dalla raffinatezza dei comportamenti e dalle delicate movenze di queste artiste, capaci di mettere in ginocchio un uomo con il solo sguardo, di attirare l'attenzione  grazie ai loro discorsi mai scontati o banali "in piedi, non sdraiate", di procurare piacere mostrando un "barlume di polso, una schiva traccia di pelle nuda".
E tutto diventa ancora più proibito e segreto,  più desiderabile.

Quante cose noi donne potremmo imparare da questa antica "arte". Impareremmo ad avere più rispetto per l'uomo che ci sta accanto ma soprattutto per noi stesse.




"Lei si dipinge il viso per nascondere il viso, i suoi occhi sono acqua profonda. Non è per una geisha desiderare, non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo che fluttua. Danza, canta, vi intrattiene...tutto quello che volete. Il resto è ombra. Il resto è segreto."



3 commenti:

  1. non ho mai visto il film...credo che rimedierò molto presto!

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  2. Non ho mai visto il film nè ho letto il libro, ma non molto tempo fa avevo visto una specie di documentario/reportage proprio sulle geishe: sono rimasta affascinata dal loro mondo!

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  3. Il libro da cui è tratto questo film è meraviglioso, talmente bello che prima di convincermi a guardare il film è passato un bel po' di tempo. A torto. Il film è ben fatto e riproduce perfettamente l'atmosfera e la delicatezza del libro. In una parola: bellissimo.

    xx

    Urban Reporter

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